VICINI 2.0

Nell’era di Facebook, Twitter e WhatsApp, anche i rapporti di buon vicinato diventano 2.0. Così oggi, prima che sul pianerottolo, i dirimpettai si incontrano online. E quando finisce lo zucchero, non c’è più bisogno di andare porta a porta a chiederne un po’, perché basta mandare un sos alla community.

Vicini di casa virtuali
I primi a pensarci sono stati gli americani di Nextdoor (www.nextdoor.com): fondato nel 2010 a San Francisco, il social network per i vicini di casa – oggi anche App per iPhone e Android – mette in contatto ogni giorno gli appartenenti a circa 30mila circondari, permettendo loro di scambiarsi informazioni e servizi di ogni genere: chi si offre come baby-sitter, chi cerca un trapano in prestito, chi segnala movimenti sospetti nella zona, chi parte per il weekend e si sente più sicuro sapendo che gli altri terranno d'occhio casa sua. Sullo stesso principio si basano gli esperimenti italiani di “social street”, community di residenti che usano la tecnologia per darsi una mano a vicenda: dopo i pionieri di via Fondazza, a Bologna, che hanno dato l'esempio aprendo un gruppo su Facebook, sono arrivati i milanesi di via Maiocchi, con tanto di sito (www.viamaiocchi.it) per promuovere i numerosi eventi organizzati, e molti altri a ruota (ormai più di 150 in tutta Italia).

Condomini social
Su scala ancora più ridotta - e con una vocazione decisamente pragmatica - ci sono i condomini virtuali come www.condomani.it e www.condominiobook.it, “social gestionali” nati per facilitare la comunicazione tra condòmini, amministratori e professionisti del settore.  Più incentrata sul fattore economico che sulla socialità, poi, c'è la piattaforma ViciniDiCasa (www.vicinidcasa.com), in prova a Milano proprio in questo periodo, che si propone come strumento per “risparmiare o guadagnare, scambiando o vendendo gli oggetti che non usi e sfruttando le tue competenze”: una versione “di quartiere” di realtà già consolidate come Tam Tam a Torino (www.tamtown.it) e Sfinz a Roma, Milano e Bologna (www.sfinz.com), piazze virtuali dove scambiarsi servizi con i propri concittadini.

Milk, please!
Quanto allo zucchero citato prima, può capitare che anche i vicini siano rimasti senza. Nel qual caso non resta che affidarsi a Milk, please!, originale App per chiedere ad altri utenti in zona di fare la spesa al posto nostro e portarcela a casa. In cambio di un piccolo compenso e di tutta la nostra gratitudine.

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